La Ravenna del Ottocento, così ben racchiusa ed evocata da Palazzo Guiccioli, consente in questi rifunzionalizzati spazi museali lo svilupparsi di due temi differenti, ma costantemente connessi: la vicenda byroniana e la storia risorgimentale. Ponendo l’accento su storie, eventi, personaggi, nelle loro coevi raffigurazioni, e su testi poetici, sui simbolici oggetti che ne enfatizzano la narrazione, i percorsi museali si immergono nell’immaginario collettivo ottocentesco, interpretandolo alla luce della nostra cultura contemporanea. Evocativi e poetici, questi musei di memorie si propongono di generare nuove conoscenze e nuove esperienze su racconti aperti, molteplici e discontinui, su quella realtà propria dei linguaggi e della cultura immateriale della nostra epoca.
Una dimora nobiliare nel cuore di Ravenna è oggi museo dell’Ottocento. Luogo di memorie dedicato al racconto di donne e uomini, eventi letterari, vicende politiche che hanno trasformato la città nel secolo dell’Unità d’Italia.
Dedicato al poeta inglese George Gordon Byron (1788-1824), il museo nasce dall’operazione di raccolta dei memorabilia byroniani condotta da Teresa Gamba durante tutta la vita.
Un museo che fa vivere al visitatore i sentimenti, le emozioni, la realtà storica, i progetti politici e personali delle donne e degli uomini che al movimento risorgimentale presero attivamente parte.